L'agglomerato è immerso in un paesaggio dal sapore antico, in cui la presenza dell'uomo non è invadente e si può godere del benessere che donano ettari e ettari di montagne ricoperte di coltre boschiva; un territorio intatto di particolare suggestione naturalistica. A tal proposito va ricordato che, a 2 km dal paese è sorta, ad opera della V Comunità Montana, un'azienda Faunistica per l'allevamento di cervi e daini, che si inquadra in un progetto di ripristino dell'ambiente naturale e di recupero della fauna selvatica.
I più antichi documenti provenienti dall'Abbazia di Farfa, in cui viene menzionato il Castrum Montis Nigri, risalgono al secolo XI (1023) e già nel 1085 esisteva il Castello di Montenero che fu donato da un tal Cencio all'Abbazia di Farfa. Più tardi numerose famiglie si avvicendarono nel possesso del Castello e del territorio di Montenero. Nel IV secolo passò agli Orsini, in seguito appartenne ai Mareri, quindi ai Mattei e infine nel XVIII secolo ai Vincentini di Rieti che rinunciarono ai diritti feudali su Montenero..